
PONTECURONE – La seconda missione umanitaria a supporto dell’Ucraina, è giunta al termine, così come condiviso dal Comune di Pontecurone sulla sua pagina ufficiale di Facebook.
A differenza della prima missione – come già annunciato nella precedente notizia pertinente al progetto – sono state assegnate più destinazioni ai profughi:
“Abbiamo portato la maggior parte delle persone, circa una ventina tra adulti e bambini, al pediatrico di Trieste. Ottima l’organizzazione e l’accoglienza.
Il resto, 12 persone, hanno proseguito con noi.
Alcune avevano appuntamento in Veneto, altre andranno a Torino da amici.
Una mamma con 5 bambini e un ragazzo saranno ospitati in una struttura dell’opera di Don Orione.“.
Il tempo è stato più clemente in questa seconda missione, ma i racconti delle famiglie vittime della guerra, sono stati agghiaccianti; ricordi destinati ad essere indelebili.
“Persone che hanno visto le loro case bombardate e vissuto per giorni con la presenza dei russi e senza né acqua né elettricità- si legge tra le righe del comunicato -. L’emozione maggiore sono stati i bambini che abbracciavano i loro peluches quasi a testimoniare la continuità degli affetti.“.
A testimoniare che in fondo al tunnel c’è sempre l’uscita; l’unico modo per trovarla è volgere lo sguardo sempre verso la luce.
Piccoli spiragli, come i gesti di affetto e i sorrisi dei bambini, ci ricordano di non perdere la speranza.
Akanksha De Sutti