La ristorazione è un tema al quale il Comune di Pavia, ha dedicato particolare attenzione e stamattina, giovedì 28 gennaio, ha instaurato un rapporto ancor più saldo, grazie all’incontro con i rappresentati della ristorazione: “Le Rubinie del Po” (Edoardo Verri, sulla destra, e Paola Tronconi, al centro, accanto all’Assessore Marcone, sono tra gli organizzatori della manifestazione di venerdì 15 gennaio) e il “Vita” (la persona sulla sinistra, è il gestore: Stefano Acerbi) [ved. foto].
Troppi i falli che sono stati riscontrati nei DPCM; problematiche che hanno messo in ginocchio l’intero mondo del commercio. Prima la chiusura, poi la riapertura in tutta sicurezza (acquisto da parte dei commercianti, di dispositivi sanitari, adozione di distanziamento – per quanto riguarda la ristorazione – dei tavoli, ecc.), ancora la chiusura, ma con possibilità, per alcune attività, di garantire il servizio di domicilio ed asporto.
Ma qual è il problema, quindi? Le entrate non bastano. Commercianti che devono pagare le tasse, coprire costo dell’acquisto dei dispositivi di sicurezza e pagare i dipendenti. [ L’articolo continua dopo la pubblicità ]
Ovviamente, le difficoltà che ogni giorno – dal momento di pandemia – devono affrontare i commercianti, sono tantissime.
Il Comune di Pavia, ha dimostrato la vicinanza ed il supporto, anche concreto, ai ristoratori; motivo per cui la rappresentanza di questi ultimi, ha espresso apprezzamento per la presenza dell’Amministrazione all’evento del 15 gennaio scorso.
Durante l’incontro, è stata ribadita la necessità che il Governo garantisca la riapertura in sicurezza delle attività, nonché ristori adeguati per le precedenti chiusure.
Akanksha De Sutti